Canto d'amore |
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Testimonianze della vita di paese durante il periodo bellico e postbellico attraverso notazioni di costume, quadretti all'aria aperta, reminiscenze fiabesche colti senza la pretesa di trasfigurarli e nobilitarli nei termini dell'immaginazione poetica tradizionale. di GIORGIO PARAVENTI |
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Solcatura di voluttà soltanto immaginata, ben presto muta in ardente vampa incontrollata.
Aggrovigliati orizzonti, flebile squarcio di luce più non conosco elegiaci tramonti.
Focosa reminiscenza antica, cresce la gioia, non è segreto l'amore; dall'unione dei cuori sospinta, s'allontana la noia.
Non c'è gravezza; petali al vento e fiori nel ruscello si muovono lievi, trapela un canoro ritornello.
Foglia che il vento strappa l'albero non inaridisce; carezze del sole lucenti, divengon fiammate fulgenti.
Castelplanio 07.01.03
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