Libertà

Testimonianze della vita di paese durante il periodo bellico e postbellico attraverso notazioni di costume, quadretti all'aria aperta, reminiscenze fiabesche colti senza la pretesa di trasfigurarli e nobilitarli nei termini dell'immaginazione poetica tradizionale. di GIORGIO PARAVENTI

 

 

I giochi,

a stento contenuti,

per i repentini sfollamenti,

c'estraniavano dai tragici eventi.

 

Un suono di fisarmonica, d'un tratto,

da un rozzo canto maschile accompagnato,

dallo stradello del monte Acuto saliva;

nel muto stupore dei fiori,

vinti c'aveva un incanto inusitato.

 

L'aria,

in una lucente e tersa giornata,

la rusticana melodia amplificava

e la parola “libertà”,

come un frammento di vetro pulita,

nuova,

dolcissima al nostro orecchio suonava;

ricordo indelebile,

rimaneva per tutta la vita.

 

Castelplanio 16.10.2000

 

 

 LA GROTTA DEL MONTE

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IL PARTIGIANO ROMANO