UN GIORNO DA MASSONE

di Alessandro Fornetti

 

Era maggio del 2000, avevo un convegno di lavoro in quel di Rimini.

Arrivato con la macchina a Rimini, mi misi a cercare l’albergo dove il convegno aveva luogo. Rimini ha molti alberghi, molti dei quali fuori della stagione turistica ospitano convegni per gruppi numerosi.

Di questo particolare non avevo tenuto conto. Individuata la zona vidi un gran affollamento di macchine in un parcheggio davanti ad un grosso albergo. Senza guardarne il nome mi diressi lì e dopo aver parcheggiato entrai nella hall.

Il convegno a cui dovevo partecipare si teneva 2 volte l'anno, in città diverse e partecipavano centinaia di persone provenienti da tutta Italia.

Quando si arrivava, ci si dirigeva solitamente al banco della reception dove ci si presentava, l’addetto spuntava il nome sul registro delle presenze, si riceveva la brochure o la cartella con il programma della giornata o delle giornate, si dava la propria adesione o meno al pranzo o all'eventuale pernottamento ed quando richiesto si lasciava la quota anticipata.

Entrato nel grande albergo, vidi con piacere una gran quantità di gente, me ne rallegrai, non avevo mai visto prima di allora tanti partecipanti, e a prima vista notai che non ne conoscevo nessuno. Forse c'era gente nuova!

Alla reception un signore in giacca e cravatta, molto gentile mi ha salutato con un caloroso benvenuto e dato la mano. Forse era nuovo anche lui, non lo avevo mai visto tra lo staff degli organizzatori. Ci siamo scambiati i convenevoli e poi abbiamo iniziato le solite pratiche di registrazione e di presenza.

“Mi può per favore ripetere il suo nome” - mi disse, - “non lo trovo sulla lista”. Nessun problema, di solito mi conoscevano tutti, questo proprio doveva essere la prima volta che lo mettevano al banco accoglienza.

Ripetuto nome, ma nulla di fatto. Il nome non risulta nella lista.

“Ma lei da che provincia viene?”.

“Da Pesaro” – dico io.

“Strano da Pesaro non ho nessuno...”

In verità non era strano in quanto sapevo già che da Pesaro c'ero solo io, altri non potevano figurare e se non ero stato messo sul registro probabilmente qualcuno se ne era dimenticato.

"Ma di quale gruppo fa parte?" - domanda

"Nessun gruppo, sono autonomo e indipendente!".

"Strano, quì proprio non c'è!"

“Guardi che ho inviato un'e-mail di conferma della mia partecipazione una settimana fa con la richiesta di essere iscritto a parlare”. - Gli dissi - “Ho anche ricevuto una e-mail di risposta da voi con l'OK di tutto”.

Mentre dicevo questo, ho messo mano alla ventiquattrore e tirato fuori il foglio dell'e-mail ricevuta.

Il signore alla reception l'ha presa, ha dato uno sguardo a quelle poche righe scritte, poi mi ha guardato e sorridendo mi ha detto: “Mi sa tanto che lei ha sbagliato albergo. Quì oggi si tiene un convegno di logge massoniche”...

“Ossignur, mi scusi, ora mi spiego perchè vedendo le persone in sala non conosco nessuno e nessuno si è alzato a salutarmi, come di solito avviene...”.

Sempre gentilmente e sorridendo mi dice: “Mi dispiace! Comunque se vuol rimanere...”.

“Dispiace anche a me, ma non è proprio possibile, debbo essere presente senza meno al mio convegno in quanto sono tra i primi iscritti a prendere la parola. Magari, se capita, una prossima volta...”. E ci siamo salutati.

Sono uscito e sono andato all'albergo, stavolta quello giusto dove ho trovato una gran quantità di partecipanti che conoscevo e che mi sono venuti incontro a salutarmi.

Forse se non mi fossi iscritto a parlare, sarei rimasto volentieri al convegno delle logge massoniche, chissà... persone nuove... nuove esperienze... Magari se mi avessero dato la parola avrebbero pure apprezzato la mia relazione sul rilancio del lavoro e delle aziende.